Ci siamo incontrati e abbiamo azzardato costruire un ponte di attività, un legame forte e progettuale che parte dal tema condiviso e urgente dell’educazione delle nuove generazioni.
Dall’estate del 2008 a oggi, in esperienze come campi di lavoro, trasporti umanitari, accoglienza di minori in viaggi solidaristici il ponte è stato percorso in entrambe le direzioni da oltre un centinaio di persone, soprattutto giovani. Oggi la nostra cooperazione ha acceso a Sarajevo un centro giovanile che vuole essere un punto aggregativo ed educativo.
Nell’aprile del 2012 ricorre
il XX anniversario dello scoppio della guerra a Sarajevo e in tutta la Bosnia.
In quella pagina drammatica il miraggio della coesistenza sembrava spegnersi e
annegare nel sangue di oltre 130 mila vittime. Questa pagina è stata
dimenticata oppure tutto è stato troppo frettolosamente incasellato nel
pregiudizio che la guerra sia stata l’esplosione incomprensibile di odi balcanici radicati nei secoli. In realtà
dietro a quella violenza inimmaginabile, che ha riesumato dagli archivi della
memoria europea lager ed eccidi, stavano politiche nazionalistiche e chiusure
al diverso diventato presto un nemico,
pregiudizi non estranei anche a noi.
Vorremmo pertanto organizzare
una due giorni di commemorazione nel ventennale dello scoppio della guerra a
Sarajevo il 30 e 31 marzo 2012 per non
dimenticare e per sentire forte il monito per la nostra città chiamata ad azzardare
la sfida della coesistenza fra
identità e culture diverse, per una comune progettazione della realtà sociale:
per questo al centro dell’evento figura un
incontro a tema interreligioso.
Questa due giorni inoltre sarà
l’occasione per ribadire l’impegno di
numerosissime realtà italiane di privato sociale e pubbliche che hanno
cooperato con la Bosnia per la sua emancipazione e oggi si trovano a
sognare il suo ingresso in Europa: per la prima volta ci si incontrerà alla
pari per pensare ad un agire più forte perché in rete. Infine, con il
linguaggio della musica, del teatro e
della poesia e della letteratura si cercherà di penetrare oltre la cronaca
sfilacciata dei giorni di guerra per riascoltare il dramma di chi ancora oggi
porta ferite che chiedono Giustizia.
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