giovedì 26 agosto 2010

una boccata per riflettere!

mai come quest'anno e' davvero difficile connettersi ad internet. di solito la sera riuscivo a ritagliarmi uno spazio, sottraendolo al sonno, per fare con chi legge e soprattutto con me stesso, il punto della situazione, ma l'ospitalita' alla struttura dei francescani e' parecchio ristretta per non dire del tutto assente e cosi'devo approfittare di una pausa di questo giovedi' mattina usando la connessione negli uffici di Sprofondo.
e' gia' giovedi', siano gia' al culmine di questa esperienza! ci pensavo ieri sera ed e' stato quasi un brusco risveglio! ci sono parentesi della vita che vorresti non fiissero mai, dove vorresti graffiare con le unghie ogni attimo. E anche quest'anno Sarajevo e' questo per noi.
Penso ci siano due considerazioni da fare riguardo al campo di lavoro. Da una parte siamo in tanti e impegnati su tanti fronti, addirittura 5 sia al mattino che al pomeriggio! Non c'e' molto tempo per guardarsi addosso e chi lo fa rischia di smarrire l'essenziale dell'avventura. Eppure ci sentiamo piu' uniti e legati del solito, forse perche' al centro c'e' il servizio, l'amore all'uomo e ai piccoli come ci ha insegnato Gesu' e questo unisce piu' di ogni altra cosa. Mi sembra di vivere il passaggio evangelico della missione dei 72, sparsi a due per due, raccolti pero' nella certezza che chi opera prodigi e' il Signore.
Dall'altra parte mi piace dire la gratuita' totale che cerca di contraddistinguere il servizio ai piccoli, e' come gettare acqua su una terra arida: non basta mai l'amore che dai e che, ricambiato, crea in noi solchi in cui e' possibile seminare il futuro
Ma ora la pausa finisce e fra poco mi disconnetteranno da internet! uffa!

domenica 22 agosto 2010

pensieri in una notte insonne

Eppure non è la prima volta! Perchè tutta questa apprensione? Continuo a ripetermi questo guardando con gli occhi sbarrati l'orologio cercando di dormire mentre il tempo sembra non passare mai.
Domattina ritrovo, carico dei bagagli, Messa e poi la strada, tanta... E lì sarà una girandola di incontri, riflessioni, ferite e tante emozioni.
No, non è mai uguale alle altre volte perchè siamo cresciuti tutti un po' di più rispetto allo scorso anno e perchè abbiamo un carico di esperienze diverse che ci permetterà di leggere in modo più profondo quanto vivremo, non ultimo la visita a Milano dei nostri piccoli amici dell'SOS Village che ce li ha resi così amici, così speciali.
Partiamo in 46,i pulmini sono parcheggiati davanti alla chiesa e ci attendono. A Sarajevo lavoreremo su 4 fronti differenti: animazione presso i due orfanotrofi dello scorso anno e in più animazione per i bambini del quartiere di Grbavica dove alloggeremo - forse la più interessante perchè vuole essere un seme gettato per un progetto educativo stabile - e poi la consegna viveri e la cura di alcuni anziani seguiti da Sprofondo.
Il tema che ci farà compagnia e che cercherà di dare forma alla nostra avventura sarà la Carità, anzitutto quella di Dio in noi perchè se non ti sai amato e riconciliato difficilmente puoi essere strumento d'amore. E poi la Carità che si fa servizio e passione in particolare per tutti gli ultimi della terra!
E sogno che i nostri ragazzi facciano progetti stabili senza però dimenticare il fondamento dell'amore. Il resto passa. E se l'oratorio sarà stato capace di incidere così nella loro vita davvero non si è lavorato per nulla.
Le prossime righe le scriverò da Sarajevo. Ora cerco di riconciliarmi con il sonno.