giovedì 14 gennaio 2010

La c'è la Provvidenza

Che dire di più se non sottoscrivere questa famosa esclamazione di manzoniana memoria! Da quando siamo tornati questa estate da quella terra non ci è mai passata di testa l'idea di continuare a fare qualcosa per le famiglie incontrate, i bambini orfani e i poveri di quella città, come un impegno anche per lenire il dolore della separazione e la promessa di non dimenticare i volti che ci hanno segnato il cuore.
Era stato p. Giuseppe a suggerirci di partire con una raccolta di generi alimentari di prima necessità e di indumenti da spedire come aiuto umanitario.
E così è iniziata la nostra frequentazione al "magazzino" di don Roberto per smistare i sacchi di indumenti e immaginare a chi sarebbe andato questo o quell'abito. Poi l'Avvento ha dato una spinta in avanti alla raccolta e all'impegno di pochi si è aggiunta la forza di molti: bambini, famiglie, ragazzi delle medie e adolescenti e anche gli insegnanti e i bambini di una scuola di quartiere.
Di tanto in tanto, giusto per lasciar correre la fantasia e il desiderio, ci dicevamo che quel TIR lo avremmo dovuto accompagnare anche noi. Il sogno si è fatto così insistente che abbiamo dovuto prendere coscienza che quella terra ci stava chiamando e al suo appello non avremmo potuto dire di no!
Il lavoro era ormai completato, i bancali, sotto l'autorevole guida di Chiara, si sono riempiti di materiale. Bisognava solo capire come spedirlo e quando. E qui è iniziato il "pasticcio" burocratico. Da Sarajevo abbiamo capito che non ci potevamo aspettare un aiuto anche se proprio da lì doveva venire la documentazione per sdoganare la merce. Mi sono perso in estenuanti telefonate al Consolato di Bosnia a Milano, all'Ambasciata, perfino ai carabinieri dell'EUFOR. Ma fino ad oggi il telefono non era più squillato. Stamattina, parecchio esausto, ho detto a Gesù, uscendo di chiesa, con quella familiarità che ogni tanto mi permetto di avere, che se lui avesse voluto che gli aiuti partissero e noi con loro, ora doveva darsi da fare un po' anche lui! E oggi pomeriggio il telefono è squillato e dall'altra parte c'era un uomo che è in procinto di partire per la Bosnia con due TIR e che accoglierà anche il nostro materiale sollevandoci da ogni peso burocratico! Era la Provvidenza che puntuale è arrivata! Grande è il Signore: non perde mai una sfida!
Pochi secondi è al telefono abbiamo organizzato il nostro viaggio fissando i giorni di permanenza: da mercoledì 27 a domenica 31!
Sarajevo, il vento gelido da est di questi giorni uggiosi di gennaio ti avvicina un po' di più a noi! Con in poppa il vento della Provvidenza presto ti vedremo!

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